Cerchiamo un esempio classico. Uno degli elementi minerali più facilmente riscontrati nell’acqua esaminata all’interno delle case è il rame. Il rame può filtrare al suo interno per cause svariate, ma certamente quella più accreditata è la corrosione delle tubature attraverso cui l’acqua è indotta a scorrere nel sistema di distribuzione metropolitano. Una contaminazione da rame può essere anche attribuita all’utilizzo del materiale stesso durante il processo di costruzione dell’abitazione, od alla presenza di un deposito sotterraneo in corrispondenza delle tubature.
Filtrare il rame attraverso un opportuno depuratore acqua domestico toglierà all’acqua che bevete quel caratteristico sapore di componenti idrauliche, il retrogusto persistente di una sottile sfumatura metallica. E nonostante esso sia un elemento fondamentale nell’esistenza umana, è accertato che l’ingestione di quantitativi eccessivi di rame sia causa di effetti collaterali e dannosi sulla salute (come ad esempio, l’insorgenza di problemi gastrointestinali).

Un’alta presenza di minerali nell’acqua che dovremmo bere è facile da riscontrare in eventi quali quelli elencati in precedenza: un disastro naturale, ad esempio, od un guasto nel sistema idraulico a cui le abitazioni sono collegate.
In questi casi, come abbiamo visto, le soluzioni a cui possiamo ricorrere sono drasticamente ridotte: parliamo dell’acquisto di quantitativi tendenzialmente spropositati di acqua imbottigliata (da fonti la cui qualità sia, quanto meno, contestualmente controllata) o del singolo acquisto di un depuratore acqua domestico che riduca l’apporto nocivo degli elementi inquinanti almeno fintanto che l’emergenza rimane attiva.
Non dimentichiamo mai che poter accedere alle risorse d’acqua in misura regolare è fondamentale per il conseguimento di un’esistenza sana e sicura.

Per alimentare un po’ la nostra parte curiosa, è interessante riconoscere che esistono anche altri, piccoli accorgimenti a cui è possibile fare ricorso fintanto che non divenga accessibile una fonte d’acqua.

Possiamo, ad esempio, ricorrere all’acqua che si raccoglie nei pozzi (quelli appositamente adibiti a riserve per le case predisposte). Siano essi ricavati da strutture impiantate nel terreno o costruiti secondariamente come strutture esterne. Oppure possiamo ricorrere all’acqua piovana, qualora sia stata raccolta in contenitori puliti e studiati per uso alimentare. In entrambi i casi è buona norma far bollire l’acqua prima che venga consumata, in modo da garantire l’eliminazione di eventuali depositi batterici: gli enti preposti a studiare questi sistemi di purificazione consigliano di mantenere l’acqua in ebollizione per almeno due, tre minuti prima di usufruirne.

Quello che, invece, non esercita alcun potere sulle schiere batteriche è il congelamento: se vogliamo servirci di cubetti di ghiaccio debitamente sciolti, assicuriamoci che siano stati prodotti prima dell’insorgere del problema che ha provocato il blocco nelle nostre provviste di acqua. Assolutamente da evitare, anche se non è necessario ricordarlo, è l’attingere a riserve d’acqua raccolte in strutture esposte a contaminazioni chimiche o genericamente impure, come contenitori da giardino, piscine in disuso, polle e bacini inutilizzati.

Nel momento in cui scegliete di affidarvi ad un sistema certificato, il depuratore acqua domestico è una soluzione adeguabile tanto all’emergenza contingente quanto ad un eventuale programma di prevenzione.

Niente impedisce, infatti, di purificare ed imbottigliare la vostra stessa acqua agendo d’anticipo sull’insorgenza di qualsiasi calamità. Sebbene il vetro sia il materiale più raccomandato, è possibile utilizzare anche differenti contenitori plastici studiati appositamente per il contenimento del cibo, con tappi progettati per limitare eventuali contaminazioni dall’esterno. Un valido accorgimento è quello di catalogare questa acqua con un’etichetta che ne riporti il periodo di imbottigliamento. Se attuabile, sottoporre la riserva ad un controllo costante e possibilmente sostituire questa stessa riserva con scadenza annuale. L’acqua eliminata può ancora essere sfruttata per usi diversi dall’alimentazione, come il giardinaggio o la pulizia di stoviglie ed ambienti.
Le direttive studiate per le situazioni di emergenza ci ricordano che è buona norma non conservare gli alimenti in ambienti esposti a sbalzi di temperatura o contaminazioni chimiche, nonché ambienti più facilmente esposti ad alluvioni, terremoti e qualsiasi evento naturale la cui portata sia in grado di mettere a rischio la struttura circostante.

Sarebbe sbagliato credere che un filtro possa avere una durata illimitata. A maggior ragione se decideste di avvalervi di prodotti non certificati: in questi casi anche la più piccola differenza potrebbe determinare un malfunzionamento decisivo. Potrebbe essere che il filtro non venga debitamente trattato per contenere gli elementi nei quantitativi presenti nella vostra acqua. O che la sua installazione finisca con il lasciare parti scoperte, non saldate, attraverso cui l’acqua abbia la possibilità di scorrere non filtrata ed apportare nella vostra alimentazione proprio quegli elementi che avete cercato di eliminare.
Lo stesso avviso è da tenere in considerazione qualora decidiate di sostituire il filtro del depuratore acqua domestico di un certo produttore con uno simile, dichiaratamente compatibile ma di diversa origine. I rischi sono che l’adesione non sia completa, e che risultando imperfetta influisca negativamente sulla capacità del depuratore acqua domestico di garantire un’acqua pura ed incontaminata. In un caso del genere incorrereste non soltanto nel rifiuto da parte del produttore di assumersi la responsabilità di un danno apportato oggettivamente da voi stessi, ma anche (e soprattutto) nel rischio di incorrere in quelle stesse conseguenze negative per la vostra salute che un purificatore certificato in tutte le sue componenti avrebbe facilmente scongiurato.

Fate sempre affidamento sul produttore e sui suoi consigli, quando si tratta di sfruttare appieno il potenziale di un depuratore acqua domestico. E, soprattutto, attribuite il giusto valore al rapporto tra il suo prezzo e la vostra salute.