Di che cosa si occupano precisamente questi enti? La funzione principale che assolvono, naturalmente, è quella di tutelare il consumatore e la sua salute, avvalendosi di un controllo che ha inizio nel momento in cui il processo di produzione del depuratore acqua domestico viene avviato e termina nel momento in cui esso entra a far parte a tutti gli effetti del corredo di casa.
Questo per evitare la proliferazione dannosa di impianti ad osmosi inversa o, più genericamente, di depurazione e filtrazione, che non siano effettivamente in grado di assolvere le proprie funzioni specifiche, restituendo un’acqua impura o, nel migliore dei casi, non del tutto purificata.
Naturalmente si tratta di eventualità non così rare come vorremmo credere, o sperare, in un mercato che ha conosciuto negli ultimi anni una crescita costante associata ad una incessante ricerca di nuovi materiali e tecnologie.

Tra questi organismi, quelli che spiccano per impegno e garanzie nella classificazione dei depuratori acqua domestici sono probabilmente l’NFS, l’associazione internazionale dedicata alla salute ed alla sicurezza pubblica, e la WQA, l’associazione internazionale per il controllo di qualità dell’acqua. Entrambe sono spesso risultate talmente minuziose nelle rispettive analisi del depuratore acqua domestico e delle sue funzioni da rendere lecito ritenere che siano loro le certificazioni più affidabili. Sempre di appannaggio della WQA è il Sigillo d’Oro che, su un piano più tecnico, promuove la qualità di produzione, di funzionamento e di durata dell’impianto su cui viene applicato.
Si tratta di certificazioni che, come si può facilmente immaginare, risultano particolarmente difficili da ottenere ed, economicamente parlando, da sostenere. Ma proprio per questo un prodotto che possa avvalersi di un certificato NFS o di un sigillo della WQA diviene promotore naturale di qualità ed affidabilità: precisamente quello che ognuno di noi dovrebbe ripromettersi di cercare per la propria casa.

I mezzi per scoprire se il depuratore acqua domestico che siamo sul punto di acquistare, o abbiamo acquistato, sia conforme agli standard richiesti dalle suddette associazioni sono a portata di un click. Una volta appuntato il codice del prodotto, il suo nome od il nome del suo produttore accediamo ai siti delle organizzazioni, ed in particolare alle aree riservate alla ricerca ed immissione dati. Nonostante si tratti di pagine ancora non tradotte (pur nella loro valenza internazionale), il sistema risulta essere piuttosto istintivo e di facile navigazione: la suddivisione per campi (marca, modello, produttore, etc) agevola enormemente il lavoro di scrematura del testo riducendo il vostro compito all’immissione di un numero o di un nome.
Qualora l’esito della ricerca risultasse positivo, ed il vostro depuratore acqua domestico figurasse nella pagina dell’associazione, avrete a disposizione tutti i dati e le informazioni di cui necessitate per effettuare il vostro acquisto o, eventualmente, per godere della sicurezza di esservi affidati ad un impianto di qualità certificata.

Un consiglio di cui tenere conto al momento della verifica è questo: le sopracitate associazioni non si occupano esclusivamente di garantire il sistema nel suo complesso, ma anche il sistema nelle sue singole componenti. Tuttavia, come è facile dedurre, una certificazione applicata ad un singolo pezzo non può essere interpretata come garanzia dell’impianto intero e del suo generale funzionamento. Per questo motivo, oltre a dedicare tempo alla ricerca di componenti originali e certificati su tutta la filiera, è buona abitudine estendere un secondo controllo all’impianto nella sua completezza.
Non abbiate timore di fare domande, siano esse rivolte al venditore del cui servizio vi state avvalendo o ad un rappresentate qualificato dell’azienda. O, perché no, ad un conoscente che abbia già esperienza nel settore.
Più risposte riuscite ad ottenere e più consapevole sarà la vostra scelta. E maggiori saranno i benefici che ne conseguiranno.

Ma torniamo all’origine di tutta questa digressione. Quello che è necessario fare prima di procedere con l’acquisto di un depuratore acqua domestico è comprendere quali siano le specifiche esigenze del vostro ambiente ed in particolare dell’acqua che bevete. Se vi siete avvalsi dell’aiuto di sistemi precisi come l’N1, avete già fatto il passo più grande e completato, come si suole dire, metà dell’opera: siete venuti a conoscenza di quali fattori contaminanti siano presenti nelle tubature e potete farvi un’idea più particolareggiata di quello che volete ottenere dal vostro depuratore acqua domestico.

Normalmente classifichiamo l’acqua secondo la sua fonte di origine od il trattamento che riceve nel processo di incanalamento.
Parliamo di acque artesiane quando queste sgorgano da un acquedotto situato sotto la superficie terrestre e completamente confinato da minerali che impediscono all’acqua di fluire normalmente, se non in presenza di pressione esterna. Parliamo invece di acque minerali quando queste contengono in modo del tutto naturale una percentuale di solidi dissolti pari a 250 parti per milione. Oppure parliamo di acque di sorgente, quando queste sgorgano spontaneamente da una fonte sotterranea verso la superficie terrestre. Ma perché possano chiamarsi, appunto, “di sorgente” è necessario che queste acque vengano raccolte direttamente alla fonte, prima che l’ambiente riesca ad esercitare alcun tipo di contaminazione.
L’acqua imbottigliata può poi essere ulteriormente classificata secondo i trattamenti a cui viene sottoposta durante il processo, ma lo scopo primario del nostro depuratore acqua domestico non è proprio quello di risparmiarci l’ingombro della spesa?

Quando l’acqua che scorre nelle vostre tubature è stata opportunamente classificata, e le sue componenti contaminanti riconosciute nelle loro quantità e tipologie, siete pronti per affidarvi ad un sistema specifico di ripristino della qualità.
Come detto in precedenza, è importante ricordare che esistono differenti tipologie di filtro per differenti tipologie di agenti impuri. Per questo motivo, cercare di eliminare tutti quelli riscontrati dalla vostra ricerca potrebbe risultare un’impresa tutt’altro che semplice. Iniziate valutando quali elementi siano specificamente più dannosi e nocivi per la vostra salute o quali siano presenti in quantità eccessive rispetto agli standard forniti dagli enti preposti. Ridurre, se non eliminare del tutto, questi elementi potrebbe già di per sé essere la soluzione che state cercando. Od avvicinarsi in buona misura ad essa.